Pace, lunga vita e ridatemi i miei 7 euri.

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Bene. Torno ad occuparmi di questo blog inutile dopo mesi ma quasi anni di assenza, con buona pace dei miei lettori (che sono 2). E visto che questo è un blog di recensioni, recensisco Star Trek. L’ultimo film di Star Trek, che il fido Pietro Kropotkin mi ha convinto a guardare spendendo prezioso denaro e dicendomi prima “si dice in giro che non è malaccio” e dopo “è tratto da un libro visto? un libro di Gene qualchecosa…”.

E’ necessaria una premessa. E’ necessario che io vi racconti com’è nato il mio amore per Star Trek.

Ora, immaginate che avete circa 10 anni, e ovviamente guardate un sacco di tv. Passate interi pomeriggi ad osservare Kenshiro che sparge sangue interiora e spacca montagne a pugni. Guardate Pegasus che si fa un culo così per raggiungere l’ultima casa dello zodiaco spaccando di mazzate quello che incontra per strada. Holly alla terza rovesciata di fila che sfonda portiere, rete, muretto e cambia la rotazione terrestre. Seguite, insomma, le gesta di gente figa, che fa cose fighe, che supera le difficoltà grazie alla pura potenza delle loro azioni e con una sana dose di botte, seguendo la tipica forma mentis giapponese per cui “se ti spacchi il culo stai convinto che ce la fai”. Poi un giorno mettete su italia 1 e…pam…un tizio pelato indossa una specie di pigiama con spilletta. Sembra un tipo tosto ma in fondo è un vecchio. Alla sua destra c’è un omone con la barba e la posizione del pensatore greco. E fin qui…poi arriva il bello…un gran pezzo di femmina guarda il capitano, che sarebbe il vecchio. I sensori della nave (non avevo ancora capito si trattasse di un’astronave) non funzionano e allora serve che Troy, questa povera ragazza di cui blandamente possiamo immaginare l’infanzia con un cognome del genere, usi i suoi poteri di telepate per vedere quanta gente c’è nell’avamposto che ha mandato il segnale di soccorso. Allora mi interesso un attimo, che fuori era estate ed era troppo caldo per uscire in strada. La scena si sposta su di un tizio di colore con una visiera sugli occhi e un altro tipo pallido ceruleo, molto strano che sembra un androide (e lo è, in effetti). Di quella puntata di Star Trek TNG non ci ho mai capito un cazzo, che mi ero perso i primi 20 minuti…salvano la gente di questo avamposto dove un misterioso monolite di pietra faceva bordello. Però era diverso dal solito, erano persone vere, adulte, contestualizzate in un universo complesso e plausibile. Non facevano stronzate, non spaccavano montagne a pugni. Anzi spesso e volentieri erano in serie difficoltà e sembravano sul punto di crepare tutti. Ma riuscivano sempre a farcela grazie all’intelligenza. Il giorno dopo guardai un’altra puntata e le cose furono più chiare. La nave si chiamava Enterprise…la sua missione era esplorare strani nuovi mondi alla scoperta di nuove forme di vita e di nuove civiltà per arrivare la dove nessun uomo è mai giunto prima. Che, ammetterete, non è una missione di poco conto. Era tutta un’avventura ora esplorativa, ora di intrighi politici, ora di introspezione dei personaggi, ora battaglie spaziali. C’erano mille razze di alieni diverse, con le loro peculiarità, credenze, lingue. L’androide che voleva assomigliare agli esseri umani, provare le emozioni umane. Il klingon che cercava di integrarsi nella cultura dei pianeti uniti mantenendo la tradizione del suo popolo. Woopy Goldberg che i Borg le avevano colonizzato il pianeta ed era quasi l’unica superstite. C’era di tutto, ed era tutta roba intelligente. Nessuno a scuola ti diceva “oh guardati star trek su italia 1”. Era per pochi, di nicchia.

L'equipaggio di Star Trek TNG...notare il carisma di Picard.

L'equipaggio di Star Trek TNG...notare il carisma di Picard.

Negli anni seguenti ho visto qualsiasi cosa riguardasse Star Trek, quando possibile. Ne ho assimilato i valori e i principi, e sono certo che sarei stato una persona di gran lunga peggiore se quel giorno avessi cambiato canale. Diventato più grande, la visione utopistica di Gene Roddenberry (piazzate in piena guerra fredda sul ponte di un’astronave un russo, un cinese, una di colore con vertiginose minigonne, un americano e un tipo senza emozioni con le orecchie a punta…vi sfido a pensare una cosa più democratica e visionaria) sul futuro dell’umanità diventò ovviamente troppo ingenua ai miei occhi, ma lo stupore è sempre rimasto. Così come la convinzione intima che un giorno, appianate le divergenze, risolto il problema delle risorse, esploreremo lo spazio come “razza umana”.

Io sono un culture di Star Trek, dunque. Certo, non uno psicopatico che ricorda l’intera time-line a memoria o il numero di volte in cui William Riker si soffia il naso. Ma è una cosa che amo; guardare la sagoma dell’enterprise mi da quella scossetta che conoscete un pò tutti, l’emozione epidermica.

E stasera ho visto Star Trek. Niente sottotitolo. Come se volesse essere un nuovo inizio. La trama del film è fiacca, e si tratta di un prequel. Come fai a rendere interessante un prequel? Non si può. Devi stravolgere le cose per forza. La storia, dicevo, segue l’ingresso nella Flotta Stellare di tutti i personaggi della serie classica degli anni 60, però più giovani. Spock lo fa Sylar. Kirk lo fa un belloccio. Checov un bambino ucraino. Una cosa triste, sinceramente. I prequel funzionano così, fanno leva sul fatto che ti viene introdotto un personaggio ma tu già lo conosci e lo riconosci. Il risultato spesso è disastroso o comico/umoristico. La storia, dicevo, verte sul cattivo di turno, che è il capitano Nero…e già un “mah…” mi è balenato per il cervello…che vuole a tutti i costi ammazzare Spock perchè non è riuscito ad evitare che una supernova disintegrasse il suo pianeta natale Romulus, tutto questo avanti circa 200 anni nel futuro. Ora…questo Nero dovrebbe essere romulano..io i romulani e soprattutto le loro astronavi li adoravo…e questo NON E’ ROMULANO. Manca delle principali caratteristiche somatiche, e manca dello stile silenzioso e sottilmente infame tipico dei romulani.

Vero romulano. Notare lo stile e la sottile infamia.

Vero romulano. Notare lo stile e la sottile infamia.

Finto romulano. Notare che non c'entra un cazzo.

Finto romulano. Notare che non c'entra un cazzo.

Poi, amico mio, trattasi di supernova…non puoi fargliene una colpa a Spock se non è riuscito a salvare il tuo pianeta…tu dove cazzo eri? La vendetta che Nero vuole perpetrare (con una nave mineraria…bah…tutto quel bordello con una nave mineraria…spara una sonda nella terra e non c’è NESSUN sistema di difesa contro attacchi orbitali…mah…) è di sparare buchi neri al centro di tutti i pianeti della federazione. Già la trama traballa un pò. Proseguendo, si tinge delle tipiche tinte della “grandissima stronzata hollywoodiana”.

Il falco da guerra romulano in tutto il suo splendore. Il dispositivo di occultamento e la potenza di fuoco ne fanno un avversario temibile per qualsiasi nave della flotta stellare.

Il falco da guerra romulano in tutto il suo splendore. Il dispositivo di occultamento e la potenza di fuoco ne fanno un avversario temibile per qualsiasi nave della flotta stellare.

La Narada. Nave mineraria del capitano Nero. Inspiegabilmente fortissima.

La Narada. Nave mineraria del capitano Nero. Inspiegabilmente fortissima.

Dov’è Star Trek in tutto questo? quasi da nessuna parte. A parte questo è un bel film? no. La trama regge? assolutamente no. Unici lati positivi sono lo sbirro semi-cyborg dell’inizio e le scene di combattimento tra le navi che sbrilluccicano grazie all’aiuto dei mai troppo osannati effetti speciali moderni. Un film che mi ha fatto un pò cagare, quasi più di Jumper sinceramente (vedi vecchi post). Autocitazionismo debole e snervante (ogni personaggio ripete le frasi tipiche della serie classica tipo “dannazione jim, sono un dottore, non uno scommettitore ferengi” oppure “sulu, ci porti fuori”). Scotty trasformato in una macchietta idiota. Mah…vergogna.

Protagonisti di ieri e controparti moderne in un quadretto di inafferrabile tristezza.

Protagonisti di ieri e controparti moderne in un quadretto di inafferrabile tristezza.

Voto: 2121

Se volete guardare Star Trek, cercatevi le migliori puntate della serie The Next Generations (ci sono migliaia di classifiche su internet), e guardatevi tutta la serie Deep Space 9, che ha una bella trama e toni più cupi. Evitate la serie classica perchè vi sembrerà inevitabilmente una vaccata vintage (sebbene alcune puntate siano narrativamente interessanti).

6 Responses to Pace, lunga vita e ridatemi i miei 7 euri.

  1. giua ha detto:

    beh bravo va

  2. ilcomandantecobra ha detto:

    questi commenti poco costruttivi…

  3. peppo80 ha detto:

    devo dire che da cultore trekker… condivido la tua recensione. forse sei stato troppo duro, voglio dire che io mi aspettavo ci fossero un mare di forzature. il film più scandaloso cmq per me rimane Generazioni: all’epoca (nel 94 avevo 14 anni) sapevo tutto di star trek e più vedevo il film più trovavo errori concettuali…

  4. ilcomandantecobra ha detto:

    ah, generazioni era veramente una gran vaccata. Primo Contatto è stato forse l’unico decente, se perdoniamo qualche ingenuità.

  5. Carlo ha detto:

    Ciao,
    mi è piaciuta la tua recensione per Star Trek 9.
    Lo sto guardando in francese scaricandolo da stagevu. Purtroppo non sono ancora riuscito a scaricare il finale.
    Sono d’accordo su 2 punti:
    1) I Romulani dovevano essere silenziosi infami, non punkettari casinisti come il cap.”nero” (tra l’altro il nome collega al razzismo nero=cattivo…)
    2) La nave porcospino e la trama non reggono.

    Star Trek è un’intelligente storia di persone MATURE del futuro, non sbarbatelli eccitati. Kirk, Spock e tutti gli altri potevano essere così spericolati ma non tanto altezzosi (tipico hollywoodiano) e antipatici.
    Spock giovane in particolare è uno str…. che rovina la simpatia di Spock vero.

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